top of page

VIVARTE

 

Vivarte è la naturale evoluzione di un'idea: L'Arte in Arte. E' questa un'associazione culturale, che ha visto la luce nel 2004 in Urbino e raccoglie personalità che si interessano ed operano nell'ambito della pittura, scultura, ceramica, musica e letteratura. Fin dall'inizio, ha voluto, che uno dei suoi punti di forza fosse l'apertura ad accettare le diverse sfaccettature del concetto di arte, da quelle legate alle nostre tradizioni, a quelle di esperienze diverse dalla cultura tradizionale, senza disdegnare quelle più vicine al nostro vivere tecnologico. Anche la provenienza degli aderenti non è circoscritta al territorio urbinate, ma spazia oltre i confini, senza pregiudizi o limiti, ritenendo che ciò rappresenti una ricchezza per tutti. Lo scopo dell'associazione è togliere l'artista dal proprio isolamento spirituale e metterlo a confronto con i suoi simili trasmettendo e ricevendo esperienze. Un secondo punto di forza dell'associazione de L'Arte in Arte è dunque il dialogo. Come l'arte non può restare chiusa in un cassetto e per essere tale ha bisogno di un pubblico a cui comunicare le emozioni più intime e gli stati d'animo che l'hanno generata, così l'associazione sente la necessità di comunicare con il mondo circostante. Ecco quindi che Vivarte concretizza questa esigenza: raggiungere quante più persone possibile con cui dialogare. Tra i vari settori, che la costituiscono, non deve stupire la presenza di quello destinato alla "scienza" perché questa talvolta interagisce con l'arte, producendo capolavori interdisciplinari come quelli di Paolo Uccello o Piero Della Francesca, dove la prospettiva coniugava arte e geometria, i colori arte e musica. Tempi lontani e insuperabili, in cui le conoscenze spaziavano in campi diversi. Il mondo in cui viviamo, invece, ci conduce a privilegiare il particolare portandoci ad una frammentazione delle conoscenze, per questo motivo Vivarte e L'Arte in Arte intendono realizzare nel futuro alcuni eventi che ricreino processi interattivi tra diversi ambiti culturali. Voglio ringraziare quanti hanno permesso con i loro scritti di realizzare in questi anni i vari numeri della rivista, comprendendo lo spirito che l'anima, cioè fornire un prodotto serio e di qualità, ma con un linguaggio accessibile anche alle nuove generazioni. È a questi in particolare che si rivolgono sia l'Associazione che la rivista, l'arte ha bisogno dei giovani per rinnovarsi e realizzare il necessario connubio tra tradizione e tecnologia. Buona lettura

 

Oliviero Gessaroli

bottom of page